Don Giovanni è stato una persona speciale e un punto di riferimento. Lo considero una grazia e sono sereno perché so che lui in questo momento è nell’abbraccio di nostro Signore, è sereno e sicuramente saprà guidarci. (Oscar Strazzi in ricordo di don Giovanni Rigamonti)
Lo scorso lunedì 12 maggio l’associazione Aiuti Terzo Mondo ha perso un amico, un pezzo di vita della missione e della famiglia missionaria, una presenza silenziosa ma importantissima all’interno del gruppo.
Il rapporto che legava don Giovanni Rigamonti a Oscar e Laura era molto profondo, era stato rettore del collegio ed era come uno di famiglia. È stato, inoltre, la prima persona alla quale l’associazione ha consegnato la targa in memoria di mamma Linda, a cui don Giovanni era altrettanto legato da una fortissima amicizia.
Oscar e Laura hanno voluto ricordare l’esempio che è sempre stato per tutti, in un modo sempre molto discreto e silenzioso, facendo sue tutte le difficoltà delle persone che incontrava e le pene che queste persone vivevano. Don Giovanni c’è sempre stato, era un uomo di un’umanità rara e una presenza costante nei momenti importanti. La preghiera era un punto fermo della sua vita e gli dava la forza e la determinazione per aiutare il prossimo e per riuscire a tessere amicizie con persone diverse.
Lo ricorda proprio così il professor Tagliaferri, ex preside del Collegio Volta e legatissimo a don Giovanni:
Evitando una lunga sequenza di apprezzamenti, che certamente lui non accetterebbe, voglio solo ricordare un aspetto che lo ha sempre caratterizzato come uomo e come prete: è stato un sagace e ostinato tessitore di rapporti. L’attenzione premurosa e operosa alla persona è sempre stata la cifra della sua identità e della sua azione. Di questo tanti di noi sono testimoni, che custodiscono nel segreto parole e vicinanza che hanno accompagnato stagioni, liete e tristi, della propria vita. Di don Giovanni dobbiamo soprattutto ricordare la sua vocazione di prete, la sorgente della sua quotidiana donazione.
Grazie di tutto don Giovanni!