Primo obiettivo del Centro La Sonrisa è quello di accogliere donne e bambini spesso vittime di violenza (in qualche caso familiari) o che provengono da situazioni di degrado e abbandono; curare i svariati problemi di salute, e rispondere alle emergenze offrendo un letto, un pasto ed assistenza sanitaria di base.

Le donne(molto spesso delle ragazze-madri) seguono un percorso di circa due anni (durata che viene valutata caso per caso); durante la permanenza al centro vengono curate, sostenute dal punto di vista psicologico e indirizzate verso varie attività volte in primo luogo ad aumentare la fiducia e l’autostima delle ragazze, e in secondo luogo ad avviarle ad una professione che gli permetterà di essere autonome al di fuori della struttura.

All’interno del Centro prestano servizio

  • l’assistente sociale che segue le procedure del rilascio dei documenti di identità e le lunghe pratiche burocratiche;
  • la psicologa, che interviene nel caso di  traumi  e  nella, spesso difficile, relazione madre-figlio;
  • le educatrici che controllano i bambini quando le madri sono occupate in altre attività, li aiutano nello svolgimento dei compiti scolastici, cercando di colmare lacune e insegnare un metodo di studio;
  • l’insegnante per l’alfabetizzazione delle donne;
  • la professoressa di taglio e cucito che insegna una professione e anche a eseguire piccoli lavori personali;
  • il pediatra, che  garantisce un adeguato controllo della salute e crescita soprattutto nei casi più severi di malnutrizione o malattie gravi,  e periodicamente  un dentista, che  oltre a risolvere le urgenze e i seri problemi dovuti alle carie, sta facendo prevenzione ed  educa ad una buona igiene orale.

Le attività che le donne possono frequentare sono principalmente i corsi di sartoria e di candele a cui si alternano sempre nuove iniziative tra cui: riciclaggio di carta, bigiotteria etnica, elaborazioni di borsette, cappelli e ceste di paglia.

I diversi prodotti, ben rifiniti e confezionati, vengono venduti dalle donne stesse in piccoli mercati artigianali o dopo le celebrazioni all’uscita dalle Chiese. Il ricavato di queste vendite viene conservato in un fondo cassa  a cui ogni donna potrà accedere quando terminerà il suo percorso.
Alle ospiti che, per molteplici motivi, devono prolungare la loro permanenza alla “Sonrisa” offriamo la possibilità di continuare la formazione iniziata al centro frequentando dei corsi esterni più specifici (panetteria, pasticceria, alta sartoria, parrucchiera, ecc)
Tutte queste attività permettono loro di riacquistare maggior manualità, fiducia in se stesse e la possibilità di trovare un impiego che le renda indipendenti.
Una delle ultime iniziative nata all’interno del centro è stata la realizzazione di un orto curato dalle mamme e dai bambini con la supervisione di una ragazza laureanda in agraria. Questo progetto è finalizzato ad accrescere il rapporto madre-figli.

La spesa sanitaria con cui aiutiamo gli ospiti a curarsi è quella che incide di più sulle nostre uscite; i costi sono alti ed è praticamente impossibile preventivarli a causa delle emergenze.

Con gli anni il Centro La Sonrisa è sempre più conosciuto nella realtà di Santa Cruz: parrocchie, istituzioni sociali, ospedali e comune ci chiedono di accogliere donne e bambini, adolescenti o famiglie con situazioni a rischio.

È importante sottolineare che le donne quando lasciano il Centro vengono seguite per un certo periodo anche all’esterno,  fino al raggiungimento di una completa autonomia.