Santa Cruz, 30 Aprile 2009
Carissimi,
approfittiamo del rientro di mamma Linda per mandare un caloroso saluto dalla Bolivia a tutti voi.
Come sempre ogni anno il Signore ci riserva qualche sorpresa per non farci annoiare.
Il 2009, infatti, è iniziato con un’epidemia di “dengue” che ha fatto collassare il sistema sanitario e che ha coinvolto più di 40.000 persone, con un numero allarmante di casi emorragici…
Alcune ospiti e diversi lavoratori del nostro centro si sono ammalati e abbiamo temuto seriamente di perdere il controllo della situazione.
Il vettore di questa malattia è una specie di zanzara che nella stagione delle piogge si riproduce molto rapidamente soprattutto nella nostra regione, grazie alle favorevoli condizioni climatiche.
Purtroppo non esiste attualmente una cura preventiva.
In caso d’infezione è necessario il ricovero in ospedale per mantenere sotto controllo la febbre e soprattutto le eventuali emorragie; il periodo d’incubazione è molto breve (da 4 a 8 giorni) e, a differenza di altre malattie, non solo non produce una successiva immunizzazione, ma ad ogni nuova infezione si verificano emorragie più estese che possono compromettere la vita.
Fortunatamente l’avvicinarsi dell’inverno e le “disinfestazioni” hanno fatto rientrare l’emergenza e quindi la possibilità di ammalarsi é considerevolmente diminuita.
Nel frattempo abbiamo continuato ad organizzarci per realizzare gli obiettivi che c’eravamo proposti.
Come già sapete, con il nuovo anno stiamo accompagnando alcune ospiti del centro nel processo di reinserimento nella società, aiutandole a cercare un lavoro e una casa dove cominciare una nuova vita.
Questo cammino verso l’indipendenza é per loro una vera e propria sfida; devono infatti impegnarsi e mettere in pratica tutto ciò che hanno imparato fino ad ora.
Proprio in questi giorni abbiamo affittato una casetta e ci stiamo organizzando per arredarla con letti, tavolo e cucina a gas. Qui vivranno Amanda e i suoi quattro figli. Situazioni come questa sono più complicate, perché è concretamente difficile per una donna sola gestire e mantenere un nucleo familiare così grande!
Naturalmente in questo caso continueremo a seguirli da vicino, provvedendo all’educazione dei bambini ed intervenendo in caso di necessità…
Per le altre ospiti che non sono ancora pronte si è individuato un programma personalizzato con obiettivi che si vogliono raggiungere nel rispettivo periodo di permanenza, cercando sempre di valorizzare la persona ed aiutandola a sviluppare al massimo le proprie risorse.
Ogni giorno succede qualcosa …chi sta male, chi fa una brutta caduta e si taglia, chi ha le doglie, chi una crisi epilettica, chi litiga … insomma ce n’é per tutti i gusti.
Nel nuovo centro “La Fabbrica de La Sonrisa” il lavoro è diverso: stiamo facendo qualche ritocco alla struttura già completamente terminata e stiamo inserendo l’arredamento.
Per tutto è obbligatorio “armarsi di pazienza” perché i fornitori non rispettano date, orari e soprattutto spesso consegnano prodotti diversi da quelli ordinati, o con pezzi mancanti o addirittura rotti !!!
Insomma una gran perdita di tempo.
Stiamo continuando anche con le interminabili pratiche burocratiche per avere tutti i permessi di funzionamento per poterlo aprire ed accogliere le persone…
Speriamo di poter fare l’inaugurazione nel mese di luglio, in seguito faremo un seminario di sette giorni per selezionare 8 giovani provenienti da famiglie molto povere del campo. Metteremo a disposizione di queste ragazze due degli appartamenti del nuovo centro e le sosterremo negli studi universitari.
Come abbiamo detto prima, ogni giorno c’é un imprevisto e a volte anche le cose più semplici si complicano ma siamo contenti per tutto quello che si é fatto e che si sta facendo, anche se spesso ci si sente stanchi, con momenti di delusione e di scoraggiamento.
Stateci sempre vicini con la preghiera.
Un caloroso abbraccio a tutti.
Hasta pronto Hermanos!
Oscar e Laura