Riportiamo di seguito le parole di Oscar e Laura, scritte per il volantino 2023-2024, dal titolo “Cuori ardenti, piedi in cammino”:

Ogni anno nel centro La Sonrisa si sceglie un motto che possa spronare e guidare le diverse attività, ispirando l’approccio all’inizio di ogni giornata. Nel 2023, in bacheca, tra un mosaico di foto sorridenti, ha campeggiato la scritta: “Non ho tutto quello che voglio, ma amo tutto quello che ho”. Una frase molto breve e semplice, che potrebbe apparire banale, ma che racchiude in sé il segreto per “rinascere”, anche quando il passato è carico di sofferenza.

Nel caso de La Sonrisa, per tutte le donne accolte, ferite nell’anima e nel corpo da un vissuto molto doloroso e a volte crudele, queste parole risuonano come un invito a guardare le cose belle che hanno e a scoprire negli occhi dei propri figli un tesoro di incommensurabile valore, e da lì ricominciare.

Con l’inizio del nuovo anno i bambini hanno potuto accedere al nuovo locale per le attività didattico-educative. Nei primi giorni dopo l’inaugurazione abbiamo dovuto fare i conti con la loro curiosità, cresciuta sempre di più durante i lavori di costruzione, e con l’irresistibile attrazione per i giochi e il materiale didattico. Siamo molto soddisfatti di questo nuovo ambiente che, oltre a variare la routine della vita nel centro, è risultato utilissimo nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, quando il parco del centro si riempie di zanzare e diventa alto il rischio di ammalarsi di Dengue, Chikungunya e Zika. La presenza di tavolini e sedie ad incastro, inoltre, ci permette di liberare velocemente lo spazio e passare dalle attività didattiche ai giochi di psicomotricità o alle sessioni di fisioterapia.

Nel laboratorio continuano le lezioni di taglio e cucito per le ospiti accolte più recentemente. All’inizio tutte si spaventano davanti all’ago della macchina da cucire che si muove a grande velocità, ma poi si riempiono di entusiasmo quando riescono a realizzare il loro primo vestito. Le donne con più esperienza, invece, affinano le loro capacità con dettagli e decorazioni per la produzione di capi più raffinati e si incaricano dell’esecuzione di eventuali ordini e abiti su richiesta. Purtroppo all’inizio di novembre la macchina da cucire industriale, indispensabile per i tessuti più fini e le cuciture più elaborate, si è rotta. Per ora i due tecnici che l’hanno vista non sono riusciti a ripararla.

Nel mese di agosto Jimena ha terminato con grande soddisfazione l’Accademia di Bellezza e ha iniziato a fare pratica in un centro estetico. A dicembre un’altra mamma, grazie ad una buona preparazione ed esperienza in campo gastronomico, ha iniziato la carriera di chef e arricchirà le sue conoscenze con le nuove tecniche e con le ultime tendenze della cucina internazionale. Questa carriera prevede inoltre una formazione amministrativa necessaria per un corretto avviamento e sviluppo di una propria attività gastronomica.

Ogni anno aumentano le spese di mantenimento, tra cui la sostituzione di apparecchiature che, dopo diverse riparazioni, si rompono definitivamente. Nel 2023, ad esempio, è stato necessario l’acquisto di un nuovo boiler per il locale docce e di un televisore per la mensa. Inoltre, ci ha messo in difficoltà il rifacimento della parte idraulica della cucina, che ci ha obbligato a rompere parte del pavimento creando per diversi giorni seri disagi per la preparazione dei pasti.

Nel mese di ottobre è stato bello avere con noi Timi e Carlo, due amici che da tanti anni si impegnano a sostenere la missione. Hanno dato una mano nei lavori di manutenzione e hanno partecipato ad una dolce Giornata culinaria a La Sonrisa e ad una divertente Giornata dello studente con le ragazze universitarie.

Nel centro La Fabrica de la Sonrisa si accolgono giovani diplomate provenienti da villaggi della foresta e si permette loro di frequentare l’università. Questa sfida iniziata tanti anni fa ci rende molto orgogliosi perché ha permesso di realizzare il sogno di molte giovani, oggi laureate e regolarmente inserite nel mondo del lavoro poiché dotate di importanti valori professionali e umani, oltre che di una grande voglia di creare un futuro migliore per sé stesse, per la propria famiglia e per il proprio Paese. Ci stanno arrivando richieste da ragazze provenienti da comunità lontanissime dalla città, addirittura da regioni limitrofe a quella di Santa Cruz. Ne La Fabrica de la Sonrisa ogni ragazza, oltre a seguire i propri impegni accademici, partecipa a una serie di attività distribuite lungo l’anno, volte a spronare il desiderio di aumentare le proprie capacità e conoscenze, a non distogliere gli occhi dalla meta e a coltivare i valori.

Nel mese di giugno è stato con noi don Andrea, che ogni anno trascorre le sue vacanze in missione, riuscendo a esserne parte integrante e punto di riferimento. Insieme abbiamo organizzato la Giornata della famiglia, momento importantissimo non solo per le studentesse e per le loro famiglie, ma anche per le comunità di origine.

Il percorso universitario è molto difficile: soprattutto durante il primo anno sono tante le sfide da superare ed è fondamentale che anche i genitori credano nelle proprie figlie, aiutandole a vivere questo sogno con la certezza di un futuro migliore.

Questo progetto educativo cresce facendo tesoro dell’esperienza e rispondendo agli ostacoli che via via si incontrano. Si è notato che la maggior parte delle ultime neolaureate fanno fatica a trovare un buon posto di lavoro, visto che è sempre richiesto un curriculum con esperienze lavorative pregresse. Per questo motivo nel 2023 abbiamo deciso di inserire nel percorso di studi delle nostre giovani la possibilità di fare un’esperienza lavorativa a prescindere da eventuali tirocini inclusi nel piano accademico. Grazie a questa scelta Graciela, che sta finendo l’ultimo anno di Contabilità Pubblica, sta lavorando per metà giornata in un ufficio di commercialisti.

Inoltre, con l’idea di spronare all’eccellenza accademica e offrire opportunità sempre maggiori, si è deciso di valorizzare e premiare le ragazze con voti alti permettendo loro di accedere, dopo la laurea, a un Master che possa aiutarle ancor di più ad emergere e distinguersi.

La piantagione di papaye non è stata rinnovata. Purtroppo alcune persone con ruoli di responsabilità hanno avuto problemi di salute e non hanno potuto impegnarsi con costanza per la sostituzione e l’avvio delle nuove piantine. La quantità e la qualità delle papaye è quindi stata limitata. Il frutteto di avocado e mandarini invece ha permesso una prima piccola raccolta, che nei prossimi anni si farà via via più copiosa. Anche se non c’è stata una ripresa a pieno ritmo, le famiglie delle comunità ne hanno comunque tratto beneficio. Speriamo davvero che con il prossimo anno si riesca a sfruttare appieno quest’attività.

Sono tanti gli ostacoli: dall’instabilità del Paese all’inflazione, dalle difficoltà a trovare un lavoro alle malattie. Ma continua incessantemente l’aiuto alle famiglie più disagiate e alle persone con disabilità.

FORZA! Abbiamo bisogno di voi!

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