Riportiamo di seguito le parole di Oscar e Laura, scritte per il volantino 2020-2021 Tessitori di fraternità:

Il Coronavirus è arrivato anche in Repubblica Centrafricana, Paese tra i più poveri del mondo. Ad ottobre si è arrivati a contare circa 35000 casi, ma si teme non siano dati ufficiali perché nelle campagne e nei villaggi non si effettuano analisi e tamponi. La Chiesa, con i Padri e le Suore, è sempre in prima linea e si è adoperata per la distribuzione dei materiali di protezione e per promuovere i buoni comportamenti sociali utili a evitare la diffusione del virus. Purtroppo la pandemia da Covid-19 si aggiunge ad AIDS, malaria e tubercolosi, malattie presenti tenacemente nella popolazione. La struttura sanitaria è fragile e insufficiente: in tutta la Nazione sono previsti 50 posti di terapia intensiva solo nella capitale Bangui.

A preoccupare è anche la situazione politica: dal 2013 si vive spesso una  condizione di tensione e scontri. Il governo controlla solo le principali città, mentre il resto delle province è occupato da milizie ribelli che gestiscono anche le fonti di ricchezza locali. Il 27 dicembre sono fissate le elezioni politiche: si rischiano nuovi conflitti e sarà un momento assai delicato per la Repubblica Centrafricana. A fine marzo anche le scuole sono rimaste chiuse, senza alcuna possibilità di “lezioni a distanza”. Il 2 settembre è ricominciato l’anno scolastico negli istituti della missione, grazie alla volontà dei Padri di recuperare un po’ del tempo perduto e dare la possibilità ai ragazzi di impegnarsi e imparare sempre di più. Dopo diciassette anni Padre Aurelio lascia Bozoum per diventare parroco di Baoro. Lo ringraziamo per le attività svolte anche nelle opere dell’associazione Aiuti Terzo Mondo e gli auguriamo “buon lavoro” con la disponibilità, l’amore e il coraggio che lo hanno sempre contraddistinto, sapendo che “ha proprio Dio e l’Africa nel cuore”.